lunedì 12 febbraio 2018

PERCHÉ E… PER CHI?

Aspetterò fino all’ultimo momento prima di decidere che fare, per il momento nella mia testa la delusione e sconcerto regnano sovrani.
Ormai penso che nessuno attribuisca più all’anti-casta una valenza negativa poiché i nostri politici hanno già dimostrato a sufficienza da soli quanto siano “casta” auto referenziata e autorigenerante. Essa è del tutto impermeabile a qualsivoglia modifica che la possa rendere più vicina alle vicissitudini dei comuni mortali che rappresenta (da questo giudizio salvo solo alcuni parlamentari che, sebbene non abbiano abbandonato lo scranno pensando di poter incidere in qualche modo, hanno mostrato onestà e buona volontà).
In quanto ai “nuovi”, hanno già dato prova di inconsistenza non chiarendo esplicitamente e pubblicamente il loro pensiero politico e sociale e a me non basta la “riduzione dello stipendio”.
Non abbiamo bisogno di sirene ma di persone che ci mettono la faccia dicendo la verità sulle possibilità offerte dalle casse statali. Tuttavia non sono così ottuso da non capire che la verità che paga oggi è l’assicurazione della conservazione dei privilegi conseguiti. Nessuno dei nostri politici è interessato a risolvere veramente (se non a parole) i conflitti sociali portando un po’ di giustizia e maggiore solidarietà. L’esecutivo balbetta e le opposizioni speculano. “Fanno il loro lavoro” mi si dice. Con un macigno al collo qual’è il nostro debito pubblico, l’inefficienza dei loro di governi quando hanno amministrato, si può ben dire che “fanno il loro lavoro”, si, nel senso che fanno i loro interessi e non quelli del popolo che annaspa in mille difficoltà. Chi potrei votare?
Ho votato ancora turandomi il naso: ma ora non più. Però piuttosto che non recarmi alle urne sceglierei scheda bianca, pensando che se tanti elettori facessero altrettanto la percentuale attribuita agli eletti sarebbe così bassa da rendere ridicola la loro rappresentanza.

Disertare le urne consente a tutte le parti in causa di attribuire agli altri le responsabilità, compresi gli stessi elettori, mentre la scheda bianca abbassa la percentuale dei voti attribuiti incollando ogni partito o coalizione alle proprie responsabilità. Facciamoli ritornare nella realtà!