Il
25 aprile è tradizionalmente la giornata che i cainesi da anni si sono
riservata per stare insieme nella località dove, in un’antica chiesetta, S.
Giorgio ha vegliato sulle loro attività montanare. Con l’occasione si continua
a fare memoria di un compaesano vittima in questi luoghi della violenza nazi-fascista,
Pirlo Giovanni. Sebbene negli ultimi anni la frequenza sia molto diminuita, ora
pare si stia recuperando la vocazione di ritrovarsi come comunità, quella che stenta
a decollare come Parrocchia.
Stamattina
all’eremo sono arrivati poco più di una cinquantina di coraggiosi che hanno
sfidato il meteo e, in linea con il proverbio che dice “la fortuna aiuta gli
audaci”, hanno goduto di uno spettacolo meraviglioso: la vista del M. Doppo
innevato al sole, coronato da tante catene di montagne a notevole distanza,
grazie a un limpido cielo azzurro. La S. Messa celebrata dal parroco ha
spiritualizzato solennemente questo incontro.
Molte
persone hanno lavorato per mantenere bello questo luogo ed altre si danno da
fare per consentirne l’accesso attraverso sentieri tenuti puliti, addirittura
riscoprendone alcuni andati in disuso per rendere sempre nuovo e piacevole il
tragitto; queste persone meritano di vedere un giorno l’area di S. Giorgio gremita
per l’avvenuta ricomposizione di una comunità civile e religiosa. Le bellezze
naturali risaltano ancora di più se sono tante le persone a goderle in
serenità.