sabato 7 maggio 2016

IL TERREMOTO DEL FRIULI

Il sindaco di Gemona
Le macerie di Gemona
Ieri 6 maggio si è ricordata la tragedia del Friuli, un terremoto che il 6 maggio 1976 ha prodotto circa 2000 morti, ma si è ricordata anche la ferrea volontà da parte dei Friulani di ricostruire i loro paesi.
Si dettero tre priorità: prima la ricostruzione delle fabbriche per continuare a sostenersi senza essere costretti a una nuova emigrazione; poi le case, necessarie per tornare alla normalità; infine le chiese che, nel frattempo, potevano essere sostituite dalle case per le celebrazioni liturgiche.
Da tutto il nord affluirono sui luoghi più colpiti volontari di ogni tipo che con la loro opera consentirono di velocizzare i lavori consentendo a molti di ritornare nelle loro case. Anche da Caino partì un nutrito gruppo di lavoro che si distinse tra la popolazione locale e mantenne anche in seguito legami di amicizia. Non si ripetè più un’esperienza simile di solidarietà nelle calamità successive.

Nel gennaio 1977 l’Amministrazione Comunale, a nome di tutta la popolazione di Caino, portò il suo contributo al sindaco di Gemona, la località più devastata dal sisma.