martedì 15 maggio 2012

LA LETTERA DEL SINDACO: NON CI STAVA?

"Ci hanno lasciato senza fondi; dobbiamo alzare le tasse partendo dall'IMU sulle seconde case; vi aiutiamo a compilare e pagare la complicatissima imposta mettendovi a disposizione l'ufficio tributi." Questo e' il tono che molti cittadini in attesa si aspettavano dalla sua lettera. Invece ne e' uscito un manifesto politico, che si può condividere, ma che non risponde a tanti quesiti che il cittadino si pone. Ha dribblato l'aliquota sulla seconda casa (0,9%); non ha detto nulla sulle abitazioni di chi e' ricoverato in Casa di Riposo; non ha detto nulla sulle case date in comodato gratuito ai famigliari; non ha parlato di detrazioni; nessun accenno a possibili aiuti da parte degli uffici (come qualche comune ha già fatto). Forse non ci stava nella lettera? O forse qualche sindaco ha la mania di criticare i politici ma poi si comporta esattamente come loro abbandonando i compaesani nella complicata ragnatela burocratica e fiscale che, rendendo difficile il pagamento di un'imposta, rende odioso chi l'ha prodotta e chi la applica senza curarsi del povero cittadino che non si spiega perché per ogni imposta o tassa debba rivolgersi ad un commercialista.