Dopo
l’apertura del bar da fine aprile, il 22 maggio, nella stessa area, il nuovo
distributore di benzina ha aperto le pompe. E’ un buon segno per Caino che da tempo va
perdendo il suo “terziario” e che da poco ha visto chiudere i battenti di un
bar storico; complici sono stati la vocazione a frequentare “l’orto del vicino”
e la mancanza di idee lungimiranti dei proprietari di aree e immobili che avrebbero
potuto influenzare lo sviluppo o la permanenza di negozi in paese. Si potrebbe
aggiungere che è mancato anche l’apporto delle Amministrazioni (si esclude per il momento quella in carica
da un anno) che, non avendo quattrini a disposizione, hanno rinunciato a
pensare al futuro formulando o favorendo dei piani che agevolassero investimenti
non solo nelle abitazioni ma anche nello sviluppo dei negozi, magari
aggregandoli.
Saremo
capaci nel tempo di mantenerci questi nuovi esercizi?
La
prova l’avremo presto con l’apertura, sempre nell’area del distributore, della
Farmacia del dr. Tomasoni che aprirà i battenti il 3 giugno prossimo. E’
in atto, infatti, un ampio dibattito sul suo trasferimento dal centro,
giudicato da alcuni inopportuno e troppo distante per ammalati e anziani. Personalmente,
conoscendo la disponibilità del farmacista, e anche nel suo interesse, penso
che a nessuno mancherà il farmaco di cui abbisogna; piuttosto bisognerà vedere
quanti sapranno contenere il disappunto per una collocazione non gradita, in
nome di un servizio che migliora nella sua efficienza rimanendo remunerativo
per chi lo gestisce, cosicchè possa rimanere
a Caino e non diventi un altro immobile con il cartello “vendesi”.
Che
sia la zona del Follo a trascinare la rinascita di un “paese modello”?