giovedì 6 marzo 2014

EUROPA - UCRAINA

Senza voler scomodare le antiche ideologie, mi piacerebbe sentire o leggere qualcuno di Caino a commentare gli avvenimenti in Ucraina. Nel 2014 dobbiamo assistere al triste spettacolo di carri armati stranieri che impediscono una evoluzione culturale di un popolo che ha dovuto versare il sangue con più di 30 morti e un numero imprecisato di feriti: tutto per una questione  di  egemonia politica. Il paradosso e' che in Ucraina si muore per il diritto di essere liberi di poter sciegliere di far parte della Comunita' Europea; noi europei esercitiamo la nostra libertà cercando di minarne la forza e la coesione per finalità non sempre edificanti. Intendiamoci, che ci sia la necessita' di rivendicare con forza che in Europa non si debba guardare solo ai risultati di bilancio e' più che legittimo ed auspicabile, potrebbe servire ad evitarci con l'Ucraina la brutta figura che abbiamo fatto coi Balcani e un po' anche quella con la Libia, per non andare troppo lontani. Ma e' indubbio che l' Europa rappresenta l'unico baluardo per derive finanziarie mondiali che fino ad ora non siamo mai riusciti ad arginare a dovere per le divisioni interne alimentate da una visione miope delle crisi e interessi commerciali di certe nazioni. Dobbiamo riconoscere che l'Italia ha portato in Europa le idee migliori per una sana coesione comunitaria: ma non e' stata ascoltata. Non e' stata ascoltata  perche'  non ha saputo farsi valere diventando una nazione economicamente forte; non ha potuto diventare forte perché la nostra classe politica, dal '70 in poi, ha sperperato una immensa e incalcolabile ricchezza.
Quindi non solo l'Europa e' poco credibile nel mondo, ma anche l'Italia, e lo sarà fino a quando qualche importante promessa del Governo di turno sarà mantenuta con un minimo di equità.
Dovrebbe farci riflettere la difficile situazione dei maro' bloccati in India. Inizialmente siamo stati scaricati prima dall'ONU e poi dal Consiglio Europeo. Ora, dopo aver lasciato intravvedere la possibilità di non rinnovare gli impegni per le missioni militari all'estero, pare siano venuti a più miti consigli: staremo a vedere.
Ecco perché a mio avviso l'Europa deve trovare la massima unita' nel difendere l'Ucraina  adoperandosi al massimo con la sua diplomazia, che potrebbe non bastare. Non farlo sarebbe come accettare che altri carri armati occupassero una delle nostre nazioni.