A seguito del blocco della perequazione
automatica secondo la Legge 22 dicembre 2011 n. 214, art. 24, comma 25, i titolari
di pensione superiore a 1405,05 per il 2012 e 1443,00 per il 2013, non hanno
potuto usufruire degli adeguamenti legittimi. Su questa norma si è pronunciata la
Corte Costituzionale che con Sentenza n. 70 del 30/4/2015 l’ha abrogata
intimando al Governo di rimborsare le somme indebitamente trattenute. Ma la
esiguità dei fondi disponibili ha obbligato l’Esecutivo a trovare una modalità
sostenibile: di fatto ha rimborsato solo una parte del dovuto. La pressione
delle rappresentanze dei pensionati costringerà la Corte a pronunciarsi sul
comportamento del Governo; ma non è dato sapere quando. Quindi, dal momento che
a gennaio 2017 scatterà la prescrizione del reato a favore dell’Inps per chi
non si sarà opposto, è necessario che, avendone diritto, quelli che non avessero
ancora mandato la richiesta degli arretrati, lo facciano entro il 31 dicembre
2016. In questo modo rimangono aperti i termini per altri cinque anni e chissà …
La lettera fac-simile è reperibile presso le
associazioni del patronato o dal sottoscritto.