Poche
parole per stigmatizzare la negligenza, l’inefficienza e la leggerezza di
questa Europa. Dopo le 366 vittime di Lampedusa e le pressioni del Governo
Italiano, “Mare Nostrum” è stato sostituito da “Triton” con finanziamenti inadeguati e, di
conseguenza, con operatività ridotta rispetto alla precedente condotta dalla
Marina Italiana. Infatti le nostre navi, in assenza di un accordo con la Libia
per le note vicende di instabilità politica, andavano ad intercettare ed
arrestare le “carrette del mare” appena fuori dalle acque territoriali,
impedendo a quei poveracci di essere abbandonati a se stessi in mare proprio
nei momenti più difficili. Ora infuriano nuovamente le polemiche per la morte
di altre 29 persone, peraltro già “salvate”, trasbordate dai gommoni con mare
forza 7, mediante azioni eroiche degli uomini della Guardia Costiera, strappandole
a un destino già segnato. Questo è il risultato dell’egoismo dei Governi
dell’Unione, che si riempiono la bocca con belle parole ma, siccome sentono
molto lontane queste tragedie, specialmente quelli che non sono sulle coste, si
rifiutano di mettere i quattrini necessari e così continuiamo a contare i
morti, quei morti che il Sindaco di Lampedusa dice che “… non interessano a
nessuno”.
Un'altra
dimostrazione di egoismo inconcludente la troviamo nel fronteggiare la crisi
dell’Ucraina. In questa situazione così delicata dovremmo vedere seduta al
tavolo dei negoziati la rappresentante europea agli esteri Mogherini e non la
Merkel e Hollande. Ancora una volta, come fu per i Balcani, dovremo assistere,
e speriamo che ciò avvenga senza ulteriori spargimenti di sangue, ad un accordo
tra Obama e Putin con l’assoluta ininfluenza
dell’Europa.
Se
questa entità deve servire solo a privilegiare la finanza rispetto agli
interessi più importanti dei popoli che la compongono, allora è pienamente
legittimo sospettare che chi decide per la CEE abbia interessi di parte da
incassare, costi quel che costi. Non ci sarebbe quindi da meravigliarsi se la
Marcegallia e altri vorrebbero che la “loro” Europa firmasse il famoso TTIP “senza
discuterlo in piazza” (leggi: senza renderlo noto). Così come non ci sarebbe da
meravigliarsi se la Merkel sia corsa a parlare con Putin: ha molti interessi
con la Russia e potrebbe desiderare di non contrariarlo nella sua politica d’invasione
dell’Ucraina.
Ci
interessa veramente un’Europa degli egoismi e dei veti? Ci interessa veramente
chi è disposto a lasciarci alla mercè di una finanza senza scrupoli, disposta a
finanziare solo un mercato lasciato libero di sacrificare tutto e tutti per
arricchire se stesso e poi riversare il ricavato nella pancia del suo
“protettore” e finanziatore?
I
governi dell’Unione dovrebbero interrogarsi sul perché la stragrande
maggioranza dei greci difende il suo Governo che fa la voce grossa alla troica,
senza misconoscere per questo i disastri prodotti nel tempo dai governi che si
sono succeduti (disastri che possiamo conteggiare anche noi).
O
siamo tutti europei, senza fare i furbetti, e cerchiamo di crescere insieme
superando con elasticità le difficoltà di chi è più debole, oppure esploderanno
i nazionalismi facendo saltare tutti gli equilibri e allora potrebbe essere
dura anche per l’irriducibile Germania.