Non
era mai successo! L’11 febbraio 2013, durante il concistoro, Papa Benedetto XVI
annuncia la decisione di volersi ritirare e fissa data e ora delle sue
dimissioni: 28 febbraio ore 20 precise. Da quella data la Cattedra di Pietro
diventerà vacante. Prima di lasciare, però, Papa Ratzinger riesce ad
abbreviare, “motu proprio”, i tempi per la successiva elezione. Il 12 marzo 115
cardinali entrano in Conclave: prime fumate nere. Il giorno dopo, 13 marzo,
dopo il quinto scrutinio, l’attesa fumata bianca. “Habemus papam”, comunica il
cardinale protodiacono Jean-Louis Pierre Tauran, è Jorge Mario Bergoglio e si
chiamerà Francesco. Francesco si affaccia alla balconata della Basilica di S.
Pietro con le braccia lungo il corpo in atteggiamento umile come a dire “Sono
qui” e dice … Buonasera! Chiede di pregare con lui, si inchina sulle decine di migliaia
di persone accorse per conoscerlo e la preghiera è una. Ora abbiamo due Papi
per cui pregare, ma anche due guide che, in modo diverso, cercheranno di
riunire il gregge e condurlo all’ovile.