Era un mattino di dicembre, la foschia col suo grigiore avvolgeva le montagne generando in me uno stato di inquietudine. Mentre mi soffermavo sulle forme quasi spettrali di quel panorama cominciai a sentire una contrazione sullo sterno, ma non gli detti peso, e pensando a quello che vedevo dissi tra me: “Non essere triste per questa giornata uggiosa, è il suo modo di far festa: porta umidità alla terra preparandola per la Primavera e riunisce le persone che il sole disperderebbe”.
Ad un tratto davanti alla processione
si parò un’altra moltitudine di personaggi lucenti che ritenni fossero “Angeli
custodi” perché si unirono a noi mettendosi alla destra di ognuno; il mio lo
riconobbi per averlo incontrato molte volte in vita e mi dicevo tra me: “Quella
faccia io l’ho già vista”. Deve avermi letto nel pensiero perché mi fece l’occhiolino.
Ma quelle creature non avevano le ali.
La mia trepidazione andava
aumentando. “Dio mio vieni presto prima che impazzisca per la paura” pensavo
continuando a camminare. Passai in mezzo a una schiera che mi faceva ricordare
una milizia, compunta e vigile che mi osservava attentamente; dovevano essere i
guardiani del Regno e dell’umanità, quelli che definivamo Principati e Arcangeli.
Mentre avanzavo ancora, crebbe la mia angoscia. Adesso pareva di essere entrati
in una zona operativa, interna a un qualcosa di incomprensibile ma ordinato;
nuclei sparsi ovunque di figure che rispondevano ad altre figure che a loro
volta impartivano ordini agli Angeli. Dai miei ricordi i primi dovrebbero
essere le Sante Potestà e le Sante Virtù e a dare ordini le Dominazioni. Sento
che il mio destino si sta avvicinando, cerco qualche volto amico dal quale
attingere un po’ di forza ma non lo trovo, Giorgio capisce e mi stringe ancora
la mano. Ad un tratto tutto quel tramestio si interrompe, tutte le figure che
avevo incontrate vanno a formare una grande corona intorno a una specie di
collina fatta di luce, anche Giorgio e l’Angelo lasciano la mia mano, entrano
nella corona e io rimango solo lì in mezzo. Pochissimo tempo per conoscere il
mio destino: sono nel terrore! Tutti quelli che compongono la corona si
inginocchiano, solo io rimango in piedi; pian piano la collina diventa un’altra
moltitudine di persone in veste bianca, attorno a un trono sostenuto da Angeli dove
il mio Giudice attorniato da Serafini che cantano si appresta a decidere sul
mio destino. Non ha un volto severo, dietro al trono ci sono la Madonna e Gesù sorridenti,
quelli dalla veste bianca mi salutano. Quando Lui si alza scende un profondo
silenzio; mentre mi fissa negli occhi nella mia mente passano tutti i ricordi
di una vita e tutti i peccati commessi: mi sento nudo e tremo. Lui continua a fissarmi
mentre io penso “Prendimi così come sono Signore, salvami dalla dannazione,
donami un angolino dal quale vederti in eterno”. Più per la fede che per i miei
meriti disse: “Presentati ai Principati e ti troveranno un posto”. Avanti un
altro …
Sento una manina che strige la
mia: è Giorgio che, prima di portarmi verso la mia destinazione finale, mi
conduce dai miei parenti e conoscenti. Grande è la mia gioia riabbracciando mia
madre insieme al mio bambino. Vedo tutti nell’età nella quali li ho conosciuti,
ma con loro parlo come se fossimo coetanei, circa quarant’anni. Tra i tanti che
ho conosciuto in vita qualcuno manca … forse mi raggiungeranno dopo. Mi intrattengo
con gioia e mi aggiro con loro tra le “anime” come se mi trovassi a una festa; i
bambini, anche quelli mai nati, stanno ai piedi del Trono e continuamente sono
accarezzati dal Padre mentre i loro occhi Lo adorano estasiati; non sento ne
fame, ne sete, ne stanchezza. La cosa più strana è che non abbiamo nulla da
raccontarci che riguardi il nostro passato sulla Terra. Ci interessiamo solo delle
persone che ci rivolgono la loro preghiera e ci ricordano con affetto sincero e
si aspettano che dal Paradiso li proteggiamo con l’aiuto di Dio.
Mamma mi ha confidato di aver
quasi fatto perdere la pazienza all’Arcangelo San Michele perché mi difendesse
dalle insidie del diavolo e di aver coinvolto anche papà per convincere anche i
Principati della mia buona fede ed a proteggermi.
Giusto a loro mi consegnò
Giorgio. A proposito, mamma mi ha riferito che il mio primogenito, per diritto,
a motivo della sua giovane età, mi ha raccomandato direttamente alla Madonna ed
è prevalentemente grazie a lui se io oggi posso stare in Paradiso.
Uno dei Principati mi porta in un
luogo lontanissimo, probabilmente alle soglie del Regno, perché dalla mia ubicazione
definitiva vedo i beati di spalle, mentre Dio con la Sua “Corte Divina” li vedo
con le dimensioni di chicchi di riso. Anche quando in adorazione mi avvicino a
Loro li vedo in egual misura. Ma per la prima volta mi sento pienamente felice,
la paura è sparita. Mi sento un miracolato.
La vita scorre senza tempo e le emozioni
e i sentimenti non vengono più dall’interno di un corpo che non c’è più; la
gioia pura viene dalla consapevolezza di essere definitivamente parte della
famiglia di Dio: e Lui è qui con me.
Come un film vedo scorrere la
vita sulla terra: guerre, inimicizie, miserie, criminalità, persecuzioni,
violenze di ogni genere, ipocrisie; nel suo piccolo anche Caino contiene uno
spaccato che non è un granché migliore, è solo un po’ più protetto dalla preghiera
di alcuni; i giusti non riescono a farsi ascoltare e l’umanità avanza
inesorabilmente verso la sua distruzione; ciononostante nessuna emozione altera
la mia sensazione di pienezza e gioiosa serenità.
All’inizio ero alquanto sorpreso che
l’umanità sciupasse in tal modo il tempo a sua disposizione. Perfino la gente apparentemente
buona è alla ricerca di soddisfazioni che sono autentici miraggi: ricchezza,
potere, divertimenti. Raggiunto un obiettivo e constatato che non ha appagato
la ricerca se ne cerca un altro, poi un altro e un altro ancora senza mai
saziare la vera sete: l’amore. Ma dopo aver osservato l’astuzia dei diavoli
tentatori ho capito che la libertà dell’uomo è soccombente senza l’aiuto di
Dio. L’uomo senza Dio è infelice sulla Terra e non è in grado di raggiungere la
“felicità eterna”. Quanto vorrei scendere sulla Terra e smascherare quelle
diavolerie: ma non posso e poi non mi crederebbero.
C’è un continuo movimento tra gli
Angeli. Da qui vedo un brulicare di demoni sulla Terra, tutti intenti a
imbrogliare quelli che erano i miei simili e gli Angeli non sanno più che cosa escogitare
per distoglierli dalle illusioni alle quali sono attratti: - “Guarda a Dio … Guarda
a Cristo che è morto per te … Non vedi che così facendo non provi alcuna soddisfazione?
-macché, sono sordi alla voce della ragione e della verità.
Nemmeno la pandemia e tutte le
calamità di cui è affetta la Terra riescono a intaccare la crosta della loro
presunzione di salvarsi senza merito o di non tener conto che al termine della
loro vita se ne aprirà un’altra e potrebbe essere terribile. Se avessero almeno
un po’ di umiltà confidando nella grande Misericordia di Dio.
È un andirivieni continuo per ricevere da Dio nuove indicazioni e
nuovi ordini da portare sulla Terra. Gesù è triste perché si sente tradito, la
Madonna piange di nascosto. Il Padre impassibile assiste a questo viaggio dell’uomo
che non vede dove si sta dirigendo e lo aspetta al varco, quando anche per lui
il tempo si fermerà e dovrà scegliere (se non l’ha ancora fatto) a chi dare
ascolto. La misericordia Divina accoglie anche i peccatori più incalliti,
purchè, in piena libertà e profonda umiltà, Lo riconoscano come Padre e Creatore
del tutto.
Vedo la sofferenza di mia moglie
che piange per questo improvviso distacco; i miei figli che si sono trovati,
loro malgrado, ad essere la generazione al ciglio della vita; i miei nipoti che
pur essendo all’inizio del loro cammino sono minacciati da tante difficoltà e
insidie. Quanto vorrei che tutta la mia famiglia con Grazia e Patrizia si
riunisse un giorno qui con noi.
Giorgio mi aiuterà a trovare
tutto l’aiuto di cui ho bisogno.
Ogni momento sono a contatto con
le anime ma, a differenza di quello che vedo sulla Terra (e ho visto in me quando
sono stato introdotto al cospetto di Dio per essere giudicato) vedo solo tutte
le buone qualità che posseggono, nessun difetto.
La musica e i canti con i quali i
Serafini onorano il Signore non staccandosi mai dal Suo fianco, si diffondono
dappertutto mantenendo sempre viva l’attenzione verso il Sommo Bene che sembra
fondersi con tutte le anime.
Riconosciamo quelli che
provengono dal Purgatorio perché avendo già subito la loro purificazione ritornano
al Padre senza alcuna macchia.
Nessuna traccia dell’Inferno. Mi
hanno detto che quel luogo costituisce l’altra faccia della medaglia, l’opposto
del Paradiso, dove Dio rimarrà per sempre assente e con il quale non ci sono né
contatti ne confini.
E VENNE LA FINE DEI
TEMPI
Le trombe dei Serafini suonarono
a distesa. L’ineluttabile iniziò a compiersi: una coltre coprì e oscurò la
terra e tutto l’universo e l’unica luce rimase quella del Paradiso; lentamente come
attratta da una forza misteriosa la Terra e tutto il creato iniziò ad avvicinarsi
con la forma di una grande e buia pianura fino a lambire la luce; gli Angeli
suonarono ancora ed ecco si formò una lunga processione di persone in carne ed
ossa avvicinarsi. Mentre i Serafini cantavano a Dio il Paradiso iniziò la sua
trasformazione in Nuovo Eden e tutte le anime riacquistarono il loro corpo come
l’avevano avuto in vita. Le schiere delle anime si aprirono per l’ultima volta ai
nuovi arrivati pieni di paura, scoprendo la strada da percorrere per giungere
davanti al Sommo Giudice, com’era già stato per tutti noi.
La grande pianura si andò restringendo
fino a quando l’ultimo della fila si consegnò a Dio: poi rimase solo la luce
del Paradiso con Dio e i suoi fedeli.