Quasi una settimana
dopo l’evento, non è troppo tardi per valutare quello che è passato tra noi
cainesi (e tutti i visitatori) con la manifestazione della “Sagra del marrone”.
Per qualcuno sarà
stata pure una mera festa paesana, ma con un po’ di attenzione si è potuto
osservare uno spiegamento di associazioni che sono in costante attività nel
paese e la scoperta, per tanti, dei talenti artistici presenti. Uscendo
dall’ufficialità dell’evento celebrato all’interno e all’esterno della palestra
del Centro Sportivo, è balzato subito evidente l’impegno volontario di ogni
singola associazione nel dare il proprio contributo secondo le proprie
specificità. Innanzitutto gli alpini, presenti spesso col loro impegno
personale nelle varie manifestazioni e altrettanto spesso discrezionalmente
“mimetizzati” tra la gente o dietro le quinte; la Polisportiva, sapientemente
guidata, che ha conservato negli anni l’energia per poter continuare ad offrire
ai giovani un servizio, tanto importante per lo sviluppo della personalità,
come lo sport; il Vac-Protezione Civile
sempre pronto ad intervenire sui nostri monti ancor prima che noi sentiamo il
fumo e subito in movimento quando le piogge si fanno pericolose; splendidi i
pannelli esposti da Riccardo Ciulli, Elisa Tosetti, Stefania Seggioli,
Alessandra Ferrami, Luca Minelli e Nicola Gatelli che verranno esposti sulla
provinciale di fronte alle antiche mura della “Rocca del Gallo” che
testimoniano, col tempo dedicato alla loro realizzazione, l’attaccamento degli
artisti al loro paese; Rio de Oro, opera caritatevole per l’accoglienza dei
bambini del Saharawi, vede tradizionalmente, ormai da tempo, l’impegno di mamme
e giovani che ogni anno dedicano un po’ del loro tempo per questi bambini
sfortunati; gli amici del Presepio capitanati da Bruno Mora che, essendo anche
motore degli alpini, è come il prezzemolo, lo trovi impegnato un po’ ovunque,
in questo caso riesce a dirigere un gruppo pluripremiato che ogni anno
arricchisce la già splendida rappresentazione, quest’anno con la Madonna e S.
Giuseppe adoranti; il Gruppo Teatro con le foto esposte ricorda la passione
della recita e la condivisione di un’opera con il pubblico; il Gruppo
Fotografico ha saputo trasformare anch’esso la passione con la condivisione
delle immagini più belle, certamente una ricchezza e un ricordo per tutta la
comunità; il Gruppo Gas è una realtà ormai consolidata che si è presentata
simbolicamente ma è da considerarsi una vera risorsa economica per tutte le
famiglie che vi aderiscono; l’Avis sezionale ha donato agli avisini di Caino la
scultura dell’artista Bertoli come riconoscimento alla storia del Gruppo locale
e, soprattutto, per il gran numero di donazioni che offre; i Gnari della Valle
di Bertone sono impegnati nel presidiare la valle e nel renderla godibile anche
culturalmente oltre alle bellezze naturali; il Gruppo Pensionati col suo
progetto “Böta vià niènt” si è presentato con una graziosa vetrinetta di
oggetti antichi e attrezzi da fabbro e muratore, vuole raccomandare ai
compaesani di non buttare via niente di quello che può rappresentare un ricordo
dei tempi passati; per la gioia dei bambini il Peo ha portato pecore e capre,
per i grandi ha portato invece la sorprendente moglie Meris, ricca di ingegno, che
ci ha fatto conoscere le sue opere e da esperta cesellatrice del legno qual’è si
è esibita in uno sgrossamento di un tronco con la motosega.
Intorno a queste
associazioni vendita di prodotti tipici come il marrone, il miele, il
cinghiale, il salame, il formaggio e articoli artigianali vari di hobbistica.
Purtroppo non tutte le
associazioni hanno avuto lo spazio che meritavano, “la diretta va di fretta”,
ma certo è che tutti quelli che hanno visitato gli stand hanno apprezzato la
disponibilità e lo sforzo profuso ed ora le conoscono un po’ meglio.
Sotto il tendone sono
state servite 240 porzioni di spiedo dai volontari sotto la supervisione di Gianni
Crippa, responsabile della “sagra” per Caino, mentre sul palco si esibivano i
“Selvaggi Band”.