La
parola più diffusa al mondo penso che sia “amore”. Ma questo sentimento, così
ricercato, è sfuggente come un’anguilla: quando credi di possederlo ti scappa
via senza che tu possa fare nulla per trattenerlo. Tutto per colpa di almeno tre
organi del nostro corpo: gli occhi, la bocca e le mani. I genitori non
insegneranno mai abbastanza ai loro figli l’esercizio dei muscoli che li
azionano.
Gli
occhi.
Gli
occhi sono lo specchio dell’anima. Possono essere trasparenti o impenetrabili;
innocenti o colpevoli; sereni o misteriosi. L'espressione deriva dalla
personalità, da come l’individuo è abituato a guardare la realtà quotidiana.
La
bocca.
La
bocca è l’organo che forma il sorriso, la più bella risorsa di una persona.
Anche questo deriva dalla personalità ed abbonda sulla bocca di chi è stato
educato alla positività della vita.
Le
mani.
Le
mani non sono solo il mezzo per servire il proprio corpo, sono anche un mezzo
di comunicazione. Una stretta di mano calorosa non parla allo stesso modo di una
stretta fugace; una mano incoraggiante sulla spalla di un amico scalda il
cuore; le carezze sono segno di affetto; e comunque tutti i contatti che le
mani hanno nei confronti delle persone segnalano un avvicinamento, un affinità;
al contrario la resistenza al contatto segnala freddezza e distacco verso
l’altro.
L’incontro
con una persona dagli occhi sereni che con un grande sorriso ti stringe
calorosamente la mano è senz’altro quello di un amico che ti può toccare il
cuore.
L’assenza
di uno dei “tre”, invece, obbliga a un maggiore approfondimento: tristezza,
paura, timidezza, dolore possono essere i sintomi più comuni; ma anche
cattiveria, egoismo, superbia, avarizia e discriminazione. Occhio ai tre! Impariamo
ad osservarli per … capire la persona o le persone con le quali vogliamo
camminare.