Tornando da Santiago
mi sono imbattuto in affermazioni come questa: il cammino di Santiago è
diventata una moda.
Fermo restando che le impressioni, le esperienze e il beneficio ricevuto da questo camminare è mio
personale e lo voglio condividere solo con chi vuole veramente sapere cosa
succede a fare 800 km con uno zaino in spalla, mi sorgono spontanee alcune
domande da porre a chi non sa calarsi dentro quello che senza giustificazione
alcuna viene considerato una “moda”.
Innanzitutto:
1. che moda è faticare a camminare per
un mese con situazioni climatiche spesso pesanti per il cammino e spesso per il
morale?
2.
che
moda è quella di dormire in camerate promiscue dove tutte le notti sono
disturbate da pellegrini che russano?
3.
che
moda è quella di mangiare un panino a mezzogiorno per un mese di seguito?
4.
che
moda è quella di lavarsi i panni tutti i giorni e attendere pazientemente che
asciughino?
5.
che
moda è quella di rischiare di essere vittima di animali indesiderati annidati
in materassi o coperte usati da migliaia di persone prima di subire un
lavaggio?
6.
che
moda è quella assicurarsi poche o tante vesciche ai piedi o rischiare tendiniti
che difficilmente si dimenticano di te?
7.
che
moda è quella di portarsi con sè problemi propri e degli altri fino alla fine
del cammino?
8. è per moda che taluni si trascinano a
piccoli passi con tendiniti, ferite e piedi gonfi fino alla Cattedrale di
Santiago?
E poi:
è vero che tra i
presunti pellegrini ci sono opportunisti, turisti, e persone che vogliono
compiere un’”impresa” lunga 800 km cercando un record, ma sono una piccola
minoranza, che non deve distogliere l’attenzione sulla maggioranza che cammina
determinata a raggiungere una meta, quella dell’Apostolo martire, ognuno per
capire sè stesso o implorare per altri.
Reputo una fortuna
aver avuto la possibilità di fare il Cammino di Santiago”, non tutti hanno la
salute per poterlo fare o non ne hanno il tempo.
Pertanto cerchiamo di
non cadere nella quotidiana e goffa abitudine di vedere nero anche dove c’è
bianco; le persone che popolano il Cammino sono aumentate in proporzione ai
disagi di cui loro o altri sono stati vittime nel tempo in questo tipo di
società e vogliono tempi e spazi per riflettere.
Si può pensarla
diversamente ma con una precisa riserva: quella di provare a fare il Cammino di
Santiago.