Per essere veri cristiani bisogna
prima di tutto credere in Dio Padre, poi credere in Gesù Cristo veramente
esistito e morto in croce, infine credere che quello che gli evangelisti hanno
scritto è la verità. Per essere cristiani quindi bisogna avere fede!
Si sente dire che noi siamo
cristiani perché nati in nazioni cristiane, altrimenti saremmo musulmani, indù,
ebrei o altro. Questo è vero, ma solo per chi non ama la verità o si rifiuta di
credere. Avremo molte cose da farci perdonare come cristiani, per cattiverie
passate e presenti, ma abbiamo il diritto di definirci come gli unici a
possedere la “verità” perché non c’è nessun’altra religione documentata come la
nostra nonostante siano trascorsi 2000 anni dalla morte di Gesù. A riguardo Marco
Fasol spiega:
I manoscritti neotestamentari si
trovano sparsi in tutto il mondo. Raccolte di particolare importanza si trovano
nel monastero del Monte Athos (900 manoscritti), nel monastero di Santa
Caterina nel Sinai, (300), a Roma (367), Parigi (373) Atene (419), Londra, San
Pietroburgo, Gerusalemme, Oxford, Cambridge, Mosca e in molte altre località.
Queste migliaia di manoscritti
riportano tutti lo stesso testo evangelico, con una concordanza impressionante.
Essi garantiscono che ci troviamo di fronte al testo di gran lunga più
controllato e sicuro nella storia.
Come ha scritto il biblista card. C.
M. Martini: “Lo studio dei manoscritti è una vera e propria avventura
scientifica condotta col sussidio di un’immensa e puntuale documentazione. E la
scoperta fondamentale è sempre quella sorprendente di un testo che, nonostante
il fluire dei secoli e le molteplici trascrizioni, si è conservato fedelmente,
permettendo così agli studiosi e ai traduttori di farlo risuonare, intatto
nelle nostre comunità e per i singoli lettori, credenti e no” (K. e B. Aland,
Il testo del Nuovo Testamento, Marietti, Genova, 1987, p. XII). L’elenco
completo dei cinquemila manoscritti greci si può trovare in Nestle – Aland,
Novum Testamentum graece, 27^ ed. Stuttgart, 1993. Oppure nel testo di K. e B.
Aland sopra citato.
Come se non
bastasse ci sono prove inconfutabili di miracoli avvenuti in presenza di
incredulità umane verso la perpetuazione del corpo di Cristo nel pane
consacrato (vedere i miracoli Eucaristici
di Bolsena, Roma, Cascia, Bagno di Romagna, Firenze, Ferrara, Lanciano, Offida,
Macerata, Morrovalle, ecc.).
Ma ancora: tutto il
messaggio dettato da Gesù, la Buona Novella, si basa essenzialmente sull’amore
verso Dio e verso il prossimo. C’è forse un messaggio diverso da offrire
all’umanità? L’umanità si aspetta forse un messaggio diverso?
Non possiamo chiedere
di più per essere in grado di decidere da che parte stare. A questo punto è
puerile nascondersi dietro l’immaginario di una religione di nazione o
continente. E’ solo questione di fede. Questo vale anche per i nostri fratelli
maggiori, gli ebrei, che non hanno dalla loro alcuna scusante per non credere
che il Messia è già venuto. Ma la fede richiede anche un cuore umile.