Ci sono già le scuole
elementari nuove e il Villaggio San Giuseppe, ma è del tutto evidente che la
vita rurale ha ceduto da poco il passo a quella industriale.
Lo denotano,
particolarmente, le montagne tenute pulite dagli animali al pascolo o mantenute tagliate dai
proprietari del bosco. Infatti il panorama che si vedeva allora è impossibile
vederlo oggi. La stessa valle è stata riempita di abitazioni e S. Rocco è
coperto dalle piante. Nel frattempo le numerose cartiere (9) hanno chiuso i
battenti costringendo la manodopera a cercare il sostentamento altrove.
Solo un’attività
industriale riuscirà a svilupparsi resistendo a tutte le trasformazioni
industriali: la IBO di Giovanni Pedrotti, nipote di quei Pedrotti che da Odolo
portarono nel 1912 le nuove fucine a Caino utilizzando il torrente Garza come
forza motrice.
La vendita dei terreni, resi nel frattempo non più agricoli ma fabbricabili, ha consentito
un’evoluzione demografica che ha fatto superare i 2000 abitanti.
Tutto sommato è stata una
crescita positiva che ha portato benessere elevando la qualità della vita.