sabato 10 gennaio 2015

PARIGI RISORGERA'


Nello sgomento per aver partecipato emotivamente agli avvenimenti di Parigi, mi è capitato
di sentire dalle interviste (in Francia e in Italia) delle giustificazioni alle reazioni, pur ritenute inaccettabili, dei macellai islamici che hanno seminato la morte nel centro dell’Europa.
Costoro hanno detto che è una risposta alla provocazione dei vignettisti che hanno offeso la religione islamica. Non occorre essere moralisti per poter affermare che è stata un’occasione persa per stare zitti. Nella stessa Terra Santa,  nelle zone musulmane, non solo non è ammesso professare la propria fede,  non è ammesso nemmeno portare il crocifisso al collo; figuriamoci poi in Turchia, Arabia e altri paesi asiatici. In Europa molti sono stati i casi di rimozione di segni e tradizioni care al cristianesimo per la pressione dei movimenti islamici. Mai nessun occidentale ha preso in mano un’arma per protestare contro le limitazioni imposte nei paesi islamici; nessuna “guerra santa” è stata invocata contro le vignette sul Papa, sui Santi o addirittura sul Padreterno. Richiedere rispetto sulle Cose Sacre è legittimo, non lo è più quando le Cose Sacre sono solo le tue e pretendi di venire in Europa a imporle con la forza senza alcun rispetto per la fede altrui. Per questo i buonisti farebbero meglio a stare zitti (anche per non dare spazio ai populisti e ai razzisti): anche quando il crocifisso e le tradizioni cristiane non sono vissute per fede rappresentano sempre le nostre origini e le nostre convinzioni che sono profondamente diverse da quelle musulmane e mai si integreranno; musulmani o altri che non sono d’accordo tornino a casa loro dove, con quelle convinzioni, sono bene accetti. Svegliamoci europei, smettiamo di attaccare tutti per non attaccare nessuno. Se vogliamo che l'Europa si salvi, Parigi risorga e la penna non si spezzi, rispettiamo chi si integra nella nostra società occidentale e buttiamo fuori quelli che in nome di Allah vogliono, con la forza, che diventiamo come loro. Non esiste il Dio che giustifica gli attentatori di Parigi: esiste il Dio di giustizia che ora chiederà loro conto dei morti sacrificati al “ dio nulla”.