giovedì 16 ottobre 2014

PERICOLO! COSA CI ASPETTA CON IL TTIP?


La cosa più scorretta che un politico può fare al cittadino che rappresenta è quella di far passare leggi e trattati nel più assoluto silenzio per timore di una giustificata reazione.
E’ quello che i governi europei, in particolare quello italiano, stanno facendo avviandosi alla firma del TTIP (Transatlantic Trade and Investment Partnerschip), ossia il trattato di libero scambio tra l’Europa e gli Stati Uniti.
Si fa passare questo accordo come la panacea di tutti i mali europei, mentre esso introdurrà guai molto peggiori sia per il mercato produttivo europeo che per la qualità scadente dei prodotti che liberamente entreranno nelle nostre case senza che nessuna autorità statale lo possa impedire. Nella televisione unico programma ad occuparsi di questo pericoloso inganno è “REPORT” su Rai 3 che andrà in onda Domenica 19 ottobre 2014, nei partiti politici nessuno, nemmeno Lega e 5Stelle. Renzi e Squinzi pronti per la firma che dovrebbe essere apposta entro la fine dell'anno 2014.
Vediamo in breve cosa consentirà questo trattato:
1)    I governi partecipanti non potranno con le loro leggi limitare quelle di altri paesi; ( per esempio: se l’Italia si oppone ai cibi transgenici dovrà modificarle perché possano essere introdotte nel territorio nazionale, così come per la carne imbottita di ormoni, ecc.)
2)    Se i governi europei con le loro leggi ostacolassero la diffusione di prodotti degli Stati Uniti (come gli OGM) o tutelassero l’ambiente dove i prodotti sono fatti crescere o costruiti, oppure garantissero pari diritti sociali,  al partner americano è concesso di intentare causa ai governi europei per “perdite di profitto”;
3)    Le cause per le anomalie riscontrate sui prodotti devono essere proposte in America e in Europa non c’è alcuna tutela per il consumatore;
4)    Nessuno potrebbe impedire l’arrivo sul mercato di  medicinali, sangue, derivati, organi ed altro considerati pericolosi o non sicuri dalle leggi nazionali;
5)    Se un’azienda americana volesse avviare un’attività ad alto rischio (ad esempio una centrale nucleare), nessun governo e nessun tribunale locale lo potrebbe impedire;
6)    Le multinazionali agroalimentari potrebbero fare incetta di terreni acquistati dagli agricoltori locali a poco prezzo per impiantarvi prodotti OGM anziché quelli tradizionali;
7)    Altro pericolo riguarda il ribasso dei salari, dal momento che, per la libertà di circolazione, le imprese di un paese potranno applicare in un altro paese i salari vigenti nel proprio: questo sarà un vantaggio solo per le imprese statunitensi, perché, notoriamente, i salari dei lavoratori europei sono molto più alti di quelli americani;
8)    Anche i diritti sindacali europei non avranno valore se contrari alle norme sul libero scambio e libera circolazione contenuti nel TTIP, senza possibilità, per i lavoratori, di rivolgersi al giudice del lavoro locale. Anche in questo caso, il lavoratore europeo dovrà  rivolgersi a una corte arbitrale statunitense.
E questi sono solo alcuni aspetti di questo trattato.
E’ fin troppo chiaro che i cittadini dei popoli europei, le piccole imprese locali, gli agricoltori, si troverebbero schiacciati dallo strapotere delle grandi corporation americane. Addio prodotti  Made in Italy. Addio tutela della nostra qualità. Addio alle leggi che siamo riusciti a conquistarci per la difesa della nostra salute. Saremmo in balìa degli interessi dei grandi mercati senza che nessuno alzi un dito per difenderci. Questo proprio non possiamo permettercelo.