martedì 26 novembre 2013

LA MASA DEL FE (TAGLIAFIENO)


Per valutare l’utilità di questo attrezzo è necessario ricordare come una volta veniva stivato il fieno per il bestiame. Attraverso la fraschera (che abbiamo già conosciuto), il fieno, una volta seccato al sole, veniva portato a tetto, nel fienile. Normalmente questo “deposito” stava nella parte superiore della stalla e, quando non veniva schiacciato dai bambini coi loro salti, si compattava col tempo formando un blocco unico. Prenderlo con le braccia o con la forca per farlo passare dalla botola comunicante era assai arduo. Così i nostri antenati escogitarono un attrezzo che potesse svolgere un servizio simile a quello della vanga quando rompe il terreno; infatti ha con essa una vaga rassomiglianza: si differenzia solo per la lama che si allarga a coda di rondine ed è molto più tagliente e il poggiapiedi molto più alto per permettere il taglio in profondità.

Il risultato era quello di sezionare degli spicchi compatti tagliandoli verticalmente che venivano passati dalla botola con facilità.