venerdì 17 aprile 2015

LA STRADA BUONA

 Pur rimanendo pessimo e diseguale il nostro sistema fiscale, dobbiamo ammettere che il 730 precompilato online rappresenta non solo una novità, ma anche la speranza che si possa raggiungere presto, per una gran parte di italiani, soprattutto dipendenti e pensionati, il traguardo della dichiarazione facile a costo zero per il contribuente; oggi purtroppo, spesso è costretto a rinunciare a crediti perché il costo del consulente è troppo elevato. 
Quando è stato annunciato che il 730 veniva messo a disposizione precompilato non ci avevo creduto. In meno di un anno, invece, l’Agenzia delle Entrate ci ha fatto trovare sul nostro PC la dichiarazione dei redditi con quasi tutti i dati inseriti (alcuni dati mancanti sarà possibile inserirli dal prossimo 1 maggio, come per coloro che devono integrarla per far valere detrazioni o redditi).
Ancora da perfezionare naturalmente, ma il lavoro fatto è stato notevole, a dimostrazione che le capacità per cambiare ci sono, basta volerlo.
Recuperare l’equità fiscale con controlli più severi sugli evasori è un dovere che l’Amministrazione deve perseguire con fatti concreti, non solo con le parole.

venerdì 3 aprile 2015

I MAITI'


Durante la Settimana Santa si ripeteva, immutata negli anni, la tradizione cara ai bambini: i “maitì” (da Mattutini delle tenebre). In quella ricorrenza i ragazzi potevano divertirsi e dare sfogo al loro innato bisogno di fare fracasso.
Rifacendosi al precetto ecclesiale che prevede di “legare le campane” per commemorare la morte di Gesù, durante quelle tre sere, al termine delle funzioni religiose, alcuni ragazzi venivano chiamati in presbiterio dal sacerdote per cimentarsi coi loro attrezzi, sostituendo il suono festoso della campana con un suono sgradevole e lamentoso che fa ricordare la morte.
Li chiamavano “maitì” o “gri”: sorta di cassettine di legno con manico e ruota dentata che, fatte girare su se stesse producevano quel rumore.

mercoledì 4 marzo 2015

LA GIUNTA SUL "MILIONE"

Caro Angelo,  ho visto il tuo commento sul blog Caino in briciole. Innanzitutto fa piacere constatare che qualcuno abbia voglia di rendere conto dell’assemblea pubblica, anche con accenni critici. Fa sempre bene! Mi sembra però doveroso entrare brevemente (avremo altre occasioni per approfondire) nel merito di alcune tue considerazioni e lo farò per punti.
1.    Centro sportivo: si tratta di concludere l’avvio di adeguamento e messa a norma di una struttura importante per la vita associativa e per il tempo libero di tutto il paese, di tutti i cittadini, giovani e anziani. Ciò non metterà in ombra o in secondo piano gli altri interventi che tu hai menzionato.
2.    Raccolta differenziata: alla fine di tutta la discussione rilevo, con soddisfazione,  che sulla necessità di una formazione e informazione continua siamo tutti d’accoro: Arrighini che conferma il buon risultato raggiunto, grazie appunto alla formazione, tu e, implicitamente la Bertacchini che, ammettendo  di aver fatto ben poco, ci ha consegnato una realtà regredita rispetto ai risultati raggiunti precedentemente (dal 45% al 28%) Convengo poi, che alla formazione vada  affiancata una adeguata vigilanza.
3.     Il preannunciato aumento TASI si renderà necessario innanzitutto a pareggiare il bilancio tra le necessarie uscite e le sempre più esigue entrate dello Sato.
4.    La soluzione calotte (o altro, da verificare sempre attraverso attente valutazioni costi/benefici ) e centro di raccolta (isola ecologica) sono da leggersi come due interventi necessari e l’uno non potrà mai escludere l’altro. Vale a dire che qualsiasi decisione prenderà questa amministrazione (con le dovute attenzioni!) relativamente all’isola ecologia a Caino o in convenzione con Nave non potrà evitare un intervento sulla raccolta a cassonetto che aiuti a una maggior e miglior differenziazione dei rifiuti. 
5.    Questione “milione di euro”: la prima cosa che verrebbe da dire è: se l’amministrazione precedente aveva un milione di euro a disposizione, perché non ha fatto quegli interventi per cui denuncia un  nostro ritardo? Oppure, perché non l’ha mai detto prima, con tutte le occasioni che aveva? (per esempio in consiglio comunale in sede di approvazione bilancio o nella scorsa assemblea di presentazione del bilancio). La verità è che  il milione di euro lasciato dalla precedente amministrazione è, di fatto, una cifra reale, ma non spendibile nemmeno dalla Bertacchini,  in quanto fondo cassa già tutto impegnato, non utilizzabile (spese per il personale – stipendi, contributi ecc,-  spese di mantenimento e gestione edifici comunali, altri capitoli o pagamento  fatture prestazioni o servizi vari; insomma un milione di euro su cui  nessuno poteva mettere mano!).  In definitiva si tratta di una cifra che si ritrova in qualsiasi bilancio di ogni comune (con valore diverso a seconda del bilancio complessivo di ogni amministrazione)  prima di approvare il nuovo bilancio di previsione che, tra l’altro, abbiamo dovuto  approvare noi perché chi ci ha preceduto non l’aveva nemmeno impostato!! A giugno, quando abbiamo avviato la nostra amministrazione, non avevamo nemmeno i soldini per fare acquisti di ordinaria gestione!! Altro che un milione di euro! Certi pagamenti o acquisti abbiamo potuto effettuarli solo dopo l’approvazione del nuovo bilancio.
6.    Perché non siamo puntualmente intervenuti? Forse perché avremmo avviato un battibecco più finito e non ci sembrava il caso? Forse perché ci siamo affidati troppo alla capacità di capire del pubblico? Francamente ho apprezzato la battuta del sindaco, che ha comunque zittito la nostra ex sindaca insinuando il dubbio sulla veridicità della sua inconcepibile dichiarazione. Avremo senz’altro  modo e tempo di spiegare meglio la questione in sede di presentazione del nuovo bilancio di previsione.
Un cordiale saluto
Vanna

Ciao Angelo,
non posso fare a meno di scriverti dopo il tuo ultimo post di "Caino in briciole".
Preferisco scriverti in privato perché non amo il botta e risposta su internet.
Non lo trovo il luogo giusto per certi dibattiti, soprattutto per temi complicati e intersecanti come l'amministrazione comunale; (lo trovo comunque un ottimo mezzo per esprimere opinioni, idee, arte, etc…)
Detto questo, preferisco fare integrazioni ed osservazioni in privato. E preferisco che rimangano private, poi vedi tu.
Le mie spiegazioni in qualità di assessore alla cittadinanza preferisco darle nelle sedi giuste, con i tempi e i mezzi giusti. 
Sia chiaro sin da subito che il mio intento non è quello di farti modificare l'articolo o cose simili, voglio solo capire con te cosa non siamo stati capaci di spiegare (soprattutto per l'isola ecologica) e che mi sarei aspettato di trovare scritto in un qualunque resoconto sull'assemblea pubblica di Mercoledì. Perché se anche a te, che reputo cittadino attento, non sono arrivati alcuni passaggi, trovo giusto capire dove ho sbagliato.
Uno:
il milione di euro…. bella cifra giusto?
Sinceramente quando ha buttato la cifra ci sono rimasto. 
Più che altro perché non mi aspettavo che una figura come la sua, dopo un'esperienza decennale in comune, potesse arrivare a spararla così grossa.  Boh… si vede che da lì a pochi giorni ci sarebbe stato il gazebo della Lega Nord in piazza, sarà che le linee di azione del suo partito sappiamo quali siano (urlare più forte di tutti la cosa più grossa di tutte), sarà che un'occasione così ghiotta con cosi tanta gente non voleva lasciarsela scappare. 
Comunque… ho trovato giustissimo non replicare al momento perché quella era un'assemblea dove, oltre a parlare di quello che abbiamo fatto e vogliamo fare,dovevano trovare spazio i cittadini e non un siparietto tra maggioranza e minoranza. 
Per quanto Simona possa essere o no cittadina di Caino, è innegabile che abbia fatto un lavoro di minoranza. Per quello ci sono gli spazzi appositi. Come il consiglio dell'Unione Valle del Garza che c'era stato poche ore prime dell'Assemblea Pubblica e a cui lei non ha partecipato, come molte altre volte. Nessuno vuole oscurare o negare diritti e ruoli.
Ma se fosse vero, e questo implica che questa amministrazione sia una branchia di incompetenti (in tal caso sono pronto a dimettermi), la stessa polemica, la stessa cifra da capo giro, poteva tirarla fuori l'anno scorso quando, (è giusto ricordarlo), è stata fatta l'assemblea pubblica per la presentazione del bilancio 2014…  meglio di così.
La cosa era bella fresca. Ci aveva appena dato un milione di euro…
Oppure in consiglio comunale quando si è approvato il bilancio e la TASI, 31 Luglio 2014, a cui lei era assente. Ovviamente tutti hanno i propri motivi per essere assenti, non sia mai che mi permetta di criticare l'assenza in se. Soprattutto per il grave lutto in famiglia che ha avuto.
In ogni caso la stessa critica poteva avvenire nel notiziario amministrativo uscito a fine anno.
L'argomento del bilancio non è così semplice, e credo che sia tu che lei ne siate consapevoli. Una risposta da parte nostra avrebbe portato via lo spazio che volevamo dedicare ad altro. Ripeto: era un incontro pubblico con la cittadinanza, non un consiglio comunale o una commissione.
Come l'anno scorso abbiamo presentato il bilancio, lo faremo anche quest'anno. 
(Per cronaca, se non ricordo male, qualcuno del pubblico, oltre a Vanna, ha risposto a Simona che è un errore confondere il "fatturato" con gli "utili")
In ogni caso il bilancio è disponibile online, cosi come le presenze e assenze che ho elencato.
Chi vuole passarlo per cercare il tesoretto da un milione di euro è  liberissimo di farlo.
Ci hanno provato i revisori dei conti ma per ora quelli non si sono accorti di nulla.
Se sulla questione "un milione di euro" posso capire la delusione di un mancato dibattito stile talk show televisivo, mi stupisco maggiormente sulla disinformazione che ne è nata in paese per la questione rifiuti (complice un tristissimo quanto vuoto e inutile articolo sul GdB, accompagnato da un titolo che manco Alfonso Signorini avrebbe osato su "Chi").
Due:
isola ecologica e rifiuti;
nessuno ha detto che l'sola non si farà, ma abbiamo esposto alla cittadinanza quali sono le strade che stiamo valutando e perché. Inoltre, per la prima volta, abbiamo dato i dati reali di quello che costerebbe realizzare l'isola ecologica. Cosa che la precedente amministrazione non ha mai dato (approposito di trasparenza contabile) come segnalato da Bonaglia in assemblea.
Comunque:
nella prima area individuata il costo era di circa 265.000 eurini, coperti per la maggior parte da Aprica ma tramite l'aumento in bolletta pagato dai cittadini.
Ci sarebbe inoltre un contributo di 80.000 euri da parte della provincia (su questi si apre un capitolo a parte, perché varie opere realizzate con il contributo della provincia hanno visto il comune anticipare soldi che tra patto di stabilità e altre questioni la provincia non restituisce; vedi stabile in Val Bertone).
Di questi 265.000 ne sono già stati spesi 110.000 per un nulla di fatto perché si cambia area; in questa cifra ci sono dentro i 65.000 del terreno, 20.000 di progettazione e 10.000 per l'indagine ecologica: questo ci porta a 95.000 euro persi su 110.000. Altro che contributo della provincia…. per fortuna qualche soldo con il terreno potremo recuperarlo.
Non siamo stati cosi diretti, non volevamo creare polemiche inutili, sappiamo benissimo quali difficoltà ci sono per un'amministrazione che vuole portare avanti opere simili.
Nella nuova area il costo sale a 440.000 circa. Zona impervia, nuova progettazione definitiva, nuove perizie, etc…
Tutto questo per un servizio di max tre mezze giornate a settiamana.
Mi sembra di aver riportato tutti questi dati in assemblea, ne sono sicuro.
Cosi come ho detto che nelle cifre che avevo elencato mancavano il preventivo di gestione, il preventivo per l'informatizzazione e la raccolta dati, le spese per la gara di appalto per la gestione, e tutto il lavoro del comune (infatti si parla di un progetto avviato nel 2006!!!!! questo rende l'idea delle risorse comunali che nei conti non ci sono).
Sono sicuro anche di aver chiarito che i soldi versati dai cittadini di Caino per l'isola ecologica (~250.000) possono essere convertiti in opere, tra cui la trasformazione del servizio di raccolta (100.000) in cui è già compreso il costo della vigilanza per il primo anno, opere di sistemazione dei luoghi dove sono siti i cassonetti, quindi senza andare a pesare ulteriormente sulle tasche dei cittadini.
Boh… sono stati dati numeri e informazioni oggettive. Nulla di politico o da tifoseria. 
Abbiamo dato i dati su cui stiamo ragionando, e quando saranno completi verranno portati in commissione e in ulteriori incontri e assemblea sull'argomento.
Perché nessuno si è stupito di un appalto di 15 anni con Aprica? Su un argomento come i rifiuti che è in continuo movimento? Perché nessuno ha detto che abbiamo questo vincolo? Eppure è stato detto.
Bon, finito.
Magari quando ci vediamo di persona ne parliamo. Molto meglio.

Grazie e buona serata.
Michele Sambrici

Ritengo doveroso far conoscere il contenuto di queste precisazioni che provengono dal Vice Sindaco e dall’Assessore al territorio volte ad integrare il dibattito sviluppatosi nell’assemblea pubblica del 25 febbraio u.s. e risposta a quanto contenuto nel post “Un milione di euro”.
Assemblea, valutazione dei singoli e integrazioni ufficiali, rendono il confronto trasparente e chiarificatore di molti aspetti. Sul blog non c’è posto ne per polemiche ne per sterili ping pong, ne per tifoserie opposte; io per primo mi astengo dal commentare ciò che ognuno è libero di esprimere costruttivamente.
Ho detto la mia (anche in assemblea), altri hanno espresso la loro. Questo è quello che conta. La mia è un’opinione, non la verità infusa; non pretendo di insegnare all’amministrazione quello che deve fare ma che ascolti i suoi cittadini prima di decidere: l'ultima parola sarà la sua.

Per questo mi auguro che il confronto prosegua, anche con altri mezzi, confidando che non manchi mai la voce degli amministratori che devono avere il coraggio di sottoporsi alla valutazione di chi li ha eletti. Per questo contributo io li ringrazio.

giovedì 26 febbraio 2015

UN MILIONE DI EURO

Alla presenza di una settantina di persone si e' tenuta la prima assemblea pubblica della nuova amministrazione guidata dal sindaco Sambrici. Una serata interessante che ha permesso di conoscere come si e' mossa e come intende operare la nuova giunta. Ha forse un po' sorpreso che la priorità sia stata data sistemazione della cucina del Centro Sportivo (anche se necessaria) dopo che e' stata da poco completata la stesura del manto sintetico sul campo sportivo: verrebbe da pensare che l'opera più importante da realizzare, la strada di collegamento tra Villa Mattina e Via Don Gino Pirlo, non meriti un giusto risparmio per poterla realizzare; stessa cosa dicasi per la sistemazione del Municipio. 

Ma l'attenzione dei presenti si e' focalizzata soprattutto sull'intenzione dell'amministrazione di mettere la calotta sui cassonetti dei rifiuti, aprendo un dibattito serrato. L'assessore Sambrici ha comunicato ai presenti che la raccolta differenziata a Caino e' del 28% e dovrebbe salire al 65%. L' assessore Benini rincarava la dose aggiungendo che necessariamente bisognava educare la gente a differenziare i rifiuti: le rispondeva l'ex sindaco Arrighini ricordando che con la sua amministrazione la raccolta differenziata aveva raggiunto il 45%. Il mio parere, espresso in quella sede, e' che necessita costruire un rapporto di collaborazione e fiducia con i cittadini incentivandoli a diversificare i rifiuti, altrimenti ogni soluzione risultera' vana. In questi ultimi dieci anni si e' proceduto ad aumentare la tassa rifiuti, facendo pagare anche l'isola ecologica che non si farà, e non e' stata fatta un'adeguata vigilanza per impedire che una grande quantità di rifiuti portati da fuori finissero nei cassonetti.

Non mi pare che il preannunciato aumento della TASI aiuti a imboccare

questa strada.
Seguiva l'intervento dell'ex sindaco Bertacchini che riconosceva che durante la sua amministrazione si era fatto poco per incentivare la differenziazione ma, avendo lasciato un avanzo di centomila euro per l'isola ecologica, questa, con l'investimento di Aprica, diventava realizzabile; si eviterebbe così  la soluzione delle calotte che da sole non bastano, come dimostrato dal comune capoluogo (BS) che ha adottato il sistema misto (calotta+porta a porta). Concludendo il suo intervento l'ex sindaco Bertacchini ha fatto una dichiarazione che ha lasciato allibiti tutti quanti: "La mia amministrazione ha lasciato i conti in ordine ed ha consegnato al sindaco Sambrici una cassa di un milione di euro che ha preso in carico firmando per accettazione".
Fermo restando che se così fosse i cainesi dovrebbero fare la "marcia sul Municipio", perché il sindaco non ha voluto chiarire all'assemblea l'eventuale inesattezza della somma? La vittoria elettorale serve a oscurare l'importanza e il ruolo di una persona che ha rappresentato Caino per cinque anni? Non c'è nessuno in grado di commentare un Bilancio?
Presto ci sarà la presentazione del nuovo, ci auguriamo tutti di vedere chiariti tutti i dubbi e le perplessità.


giovedì 12 febbraio 2015

I MORTI CHE L’EUROPA DICE DI VOLER EVITARE


Poche parole per stigmatizzare la negligenza, l’inefficienza e la leggerezza di questa Europa. Dopo le 366 vittime di Lampedusa e le pressioni del Governo Italiano, “Mare Nostrum” è stato sostituito da  “Triton” con finanziamenti inadeguati e, di conseguenza, con operatività ridotta rispetto alla precedente condotta dalla Marina Italiana. Infatti le nostre navi, in assenza di un accordo con la Libia per le note vicende di instabilità politica, andavano ad intercettare ed arrestare le “carrette del mare” appena fuori dalle acque territoriali, impedendo a quei poveracci di essere abbandonati a se stessi in mare proprio nei momenti più difficili. Ora infuriano nuovamente le polemiche per la morte di altre 29 persone, peraltro già “salvate”, trasbordate dai gommoni con mare forza 7, mediante azioni eroiche degli uomini della Guardia Costiera, strappandole a un destino già segnato. Questo è il risultato dell’egoismo dei Governi dell’Unione, che si riempiono la bocca con belle parole ma, siccome sentono molto lontane queste tragedie, specialmente quelli che non sono sulle coste, si rifiutano di mettere i quattrini necessari e così continuiamo a contare i morti, quei morti che il Sindaco di Lampedusa dice che “… non interessano a nessuno”.
Un'altra dimostrazione di egoismo inconcludente la troviamo nel fronteggiare la crisi dell’Ucraina. In questa situazione così delicata dovremmo vedere seduta al tavolo dei negoziati la rappresentante europea agli esteri Mogherini e non la Merkel e Hollande. Ancora una volta, come fu per i Balcani, dovremo assistere, e speriamo che ciò avvenga senza ulteriori spargimenti di sangue, ad un accordo tra Obama e Putin  con l’assoluta ininfluenza dell’Europa.
Se questa entità deve servire solo a privilegiare la finanza rispetto agli interessi più importanti dei popoli che la compongono, allora è pienamente legittimo sospettare che chi decide per la CEE abbia interessi di parte da incassare, costi quel che costi. Non ci sarebbe quindi da meravigliarsi se la Marcegallia e altri vorrebbero che la “loro” Europa firmasse il famoso TTIP “senza discuterlo in piazza” (leggi: senza renderlo noto). Così come non ci sarebbe da meravigliarsi se la Merkel sia corsa a parlare con Putin: ha molti interessi con la Russia e potrebbe desiderare di non contrariarlo nella sua politica d’invasione dell’Ucraina.
Ci interessa veramente un’Europa degli egoismi e dei veti? Ci interessa veramente chi è disposto a lasciarci alla mercè di una finanza senza scrupoli, disposta a finanziare solo un mercato lasciato libero di sacrificare tutto e tutti per arricchire se stesso e poi riversare il ricavato nella pancia del suo “protettore” e finanziatore?
I governi dell’Unione dovrebbero interrogarsi sul perché la stragrande maggioranza dei greci difende il suo Governo che fa la voce grossa alla troica, senza misconoscere per questo i disastri prodotti nel tempo dai governi che si sono succeduti (disastri che possiamo conteggiare anche noi).
O siamo tutti europei, senza fare i furbetti, e cerchiamo di crescere insieme superando con elasticità le difficoltà di chi è più debole, oppure esploderanno i nazionalismi facendo saltare tutti gli equilibri e allora potrebbe essere dura anche per l’irriducibile Germania.

sabato 10 gennaio 2015

PARIGI RISORGERA'


Nello sgomento per aver partecipato emotivamente agli avvenimenti di Parigi, mi è capitato
di sentire dalle interviste (in Francia e in Italia) delle giustificazioni alle reazioni, pur ritenute inaccettabili, dei macellai islamici che hanno seminato la morte nel centro dell’Europa.
Costoro hanno detto che è una risposta alla provocazione dei vignettisti che hanno offeso la religione islamica. Non occorre essere moralisti per poter affermare che è stata un’occasione persa per stare zitti. Nella stessa Terra Santa,  nelle zone musulmane, non solo non è ammesso professare la propria fede,  non è ammesso nemmeno portare il crocifisso al collo; figuriamoci poi in Turchia, Arabia e altri paesi asiatici. In Europa molti sono stati i casi di rimozione di segni e tradizioni care al cristianesimo per la pressione dei movimenti islamici. Mai nessun occidentale ha preso in mano un’arma per protestare contro le limitazioni imposte nei paesi islamici; nessuna “guerra santa” è stata invocata contro le vignette sul Papa, sui Santi o addirittura sul Padreterno. Richiedere rispetto sulle Cose Sacre è legittimo, non lo è più quando le Cose Sacre sono solo le tue e pretendi di venire in Europa a imporle con la forza senza alcun rispetto per la fede altrui. Per questo i buonisti farebbero meglio a stare zitti (anche per non dare spazio ai populisti e ai razzisti): anche quando il crocifisso e le tradizioni cristiane non sono vissute per fede rappresentano sempre le nostre origini e le nostre convinzioni che sono profondamente diverse da quelle musulmane e mai si integreranno; musulmani o altri che non sono d’accordo tornino a casa loro dove, con quelle convinzioni, sono bene accetti. Svegliamoci europei, smettiamo di attaccare tutti per non attaccare nessuno. Se vogliamo che l'Europa si salvi, Parigi risorga e la penna non si spezzi, rispettiamo chi si integra nella nostra società occidentale e buttiamo fuori quelli che in nome di Allah vogliono, con la forza, che diventiamo come loro. Non esiste il Dio che giustifica gli attentatori di Parigi: esiste il Dio di giustizia che ora chiederà loro conto dei morti sacrificati al “ dio nulla”.

martedì 30 dicembre 2014

INTERVISTA AL FARMACISTA


Mi trovo fortuitamente a chiacchierare con il nostro dottore della Farmacia a Caino, inevitabilmente la curiosità mi spinge ad indagare sul futuro che la riguarderà. È molto disponibile e sorride quando arrivo sull’argomento, prova del fatto che non sono il primo a fargli la stessa domanda.
Inizia dal principio: “Quando sono venuto a Caino, i miei colleghi, mi dicevano –sei matto? Un paese cosi piccolo non conviene, ma chi te lo fa fare, cerca qualcos’altro!- beh sono qui.”
“Vedi io credo, come allora, che questo paese rappresenti bene il mio obbiettivo di lavoro. Inoltre credo che la Farmacia sia un servizio più che un negozio di farmaci, prova è il fatto che, da quando sono qui(2009), non è mai stata chiusa, ho sempre procurato chi mi sostituisse.”
Purtroppo i tempi che stiamo tutti attraversando sono difficili, il lavoro sfugge e inevitabilmente una farmacia è anche sostenuta dall’aspetto commerciale, non si vive di sole ricette. Di qui un buon imprenditore cerca  di ampliare il servizio, crea eventi di approfondimento ad es. il tecnico dei plantari ecc.., ma per fare questo ci vuole spazio e investimento economico, magari anche un parcheggio più comodo e sicuro per eventuali anziani o famiglie.
Se dovessi spostarmi-riprende il dr.-, lo farei esclusivamente per confermare la mia intenzione a rimanere presente a Caino, cosa che non posso garantire in queste condizioni, il fatto che io valuti un investimento in crescita deve fare riflettere sul futuro,in questa sede non sono sicuro di avere le stesse opportunità, ma per ora sto valutando il da farsi.”
Nel suo racconto ci tiene a ricordare comunque il livello ad oggi raggiunto dalla nostra farmacia; essa vanta una consegna a brevissimo termine, in massimo 2H  è possibile ricevere la consegna di un farmaco assente dal banco, le consegne sono più volte in giornata, conferma e ricorda la possibilità di prenotare PRESIDI MEDICI allo stesso prezzo che altrove, in quanto le tariffe sono fissate, si effettuano le prenotazioni delle VISITE SPECIALISTICHE, certo è consapevole che si sposta dal “centro” del paese, ma minimizza che sono poi 500 m e che si avvicina invece a una zona di paese che oggi risulta penalizzata. Conferma la disponibilità a CONSEGNARE A DOMICILIO in situazioni particolarmente disagiate. Per quanto riguarda il parcheggio, qui siamo sul ciglio della strada, per anziani e bambini la situazione è delicata.
Ringrazio il dottore della chiacchierata sincera e mi dirigo verso casa; mentre mi frullano i pensieri da riordinare non posso fare a meno di considerare ragionevole il suo punto di vista, in fondo ho sentito la passione per il suo lavoro e la volontà di continuare a credere nel nostro paese.
 Pensate che, se non avesse investito altrove, gli piacerebbe addirittura abitare nel nostro paese, il nostro Farmacista si fa un bel po’ di strada per venire qui… da Lodrino.
Infine una considerazione del tutto personale: viviamo in un paese piccolo, ormai il grado dei servizi offerti rispetto alla mia infanzia, non oso immaginare prima, si è completamente trasformato.
Ricordo botteghe e barbiere, fruttivendoli anche a domicilio ( cainesi), merceria, edicola, ristoranti…oggi la concorrenza terribile non consente gli stessi servizi; il nostro amico farmacista non ha voluto entrare in argomento, ma sono sicuro che a Caino pesa anche la questione affitti, la speranza di vedere rifiorire i servizi e il commercio locale rappresenta per tutti un miglioramento della qualità della vita, se facessimo uno sforzo un po’ tutti?
Enrico
Nota a margine
Sarebbero le persone anziane a pagare più di altri la delocalizzazione al Follo presso il distributore di carburante, con un disagio notevole per coloro che non hanno mezzo di trasporto. Meraviglia che l’Amministrazione Comunale non riesca a trovare una giusta soluzione e nemmeno sia riuscita (non solo l’attuale) a regolamentare i parcheggi vicini alle attività commerciali. A Caino abbiamo pochi parcheggi, “liberi”, ma sempre occupati. Così conserviamo … i monopolii, e le attività di servizio, le poche rimaste,  rischiano di scomparire. Crediamo davvero che al Follo la Farmacia conserverà le stesse entrate? Se così fosse, la statura dell’uomo sarebbe così grande da essere proposto immediatamente come Sindaco. Battute a parte, il dott. Tomasoni pare persona capace e convinta del suo progetto e gliene siamo grati, ma siamo un piccolo paese e, se ci teniamo al servizio, Amministrazione e cittadini devono aiutarlo a realizzarlo.
Angelo