A
quell’epoca il paese non doveva essere molto popolato, eppure il manifesto riportato
evidenzia tutta l’importanza che esso doveva rivestire come borgo rurale. Il
mercato non si tiene dove scarseggia lo scambio; si sviluppa dove ricche si
incontrano domanda ed offerta. Allevamento e conduzione di attrezzi agricoli,
senza dimenticare carrozze, calessi e carri che erano i mezzi di trasporto di
allora, richiedevano il rinnovo degli animali per i relativi scopi. Si deduce,
quindi, che Caino era un centro commerciale importante, visto che aveva la
stessa frequenza di Nave (una volta al mese) che da sempre è più vasto della piccola
conca di Caino.
mercoledì 24 luglio 2013
IL MERCATO DEL BESTIAME A CAINO
lunedì 1 luglio 2013
RIFIUTI: PAGA IL SOLITO ...
Già il 29 giugno 2012 si
rilevava l’incongruenza tra la tassa smaltimento rifiuti pagata e il servizio
offerto. Ora, pure a distanza di tempo, c’è da rilevare con tristezza la
delusione del cittadino quando si avvicina ai cassonetti posti in determinate
località. Ho potuto osservare i cittadini di Caino togliere dal baule della
propria auto scatole o sacchetti diligentemente separati secondo la
composizione e rimanere interdetti davanti ad alcuni cassonetti perennemente
stracolmi di rifiuti, specialmente dopo il limite di accesso a quelli di Nave.
Guarda caso i
cassonetti “sempre pieni” sono quelli dei rifiuti ingombranti e quelli della
plastica.
Non sarà
perché disinvoltamente, e senza che alcuna “autorità” se ne curi, camioncini e
furgoni di artigiani scaricano regolarmente sacchi di grandezza industriale pur
risiedendo fuori dal territorio comunale?
Non sarà
perché si ritiene, da maggioranza e opposizioni varie, che la cosa pubblica
deve essere amministrata in gran segreto all’interno delle mura del Municipio,
unico luogo dove abbondano le idee e le soluzioni ai problemi?
Se è così
allora, cari cittadini, aspettiamoci un’altra stangata sullo smaltimento,
perché quando i rifiuti sono depositati fuori dal cassonetto vuol dire che le
quantità sono in aumento e qualcuno, prima o poi, sarà chiamato a pagare il
conto.
Mi rendo
conto che i cittadini di Caino sono talmente rassegnati da non protestare mai,
ma forse è venuto il momento di far girare le proprie opinioni nella speranza
che “qualcuno” le raccolga e organizzi quelle contromisure necessarie affinchè
il cainese onesto non sia chiamato a pagare le tasse di smaltimento dei
furbetti che transitano sulla pubblica via.
giovedì 27 giugno 2013
EL ZARLÈT (IL GERLO)
Sono
ancora tanti a ricordare questo strumento che fino agli anni 60 era
abitualmente adoperato in campagna.
Il
gerlo (in dialetto "el zarlèt") è un contenitore costruito
artigianalmente usando il legno di nocciolo. Si usa questo legno perché è
particolarmente malleabile. La base del gerlo è formata da un unico pezzo
di legno di nocciolo o di castagno dal quale partono quattro liste di legno un
po' più grosso che vanno a formare lo scheletro del gerlo. Intorno a queste
liste, intrecciando vari pezzi di nocciolo scortecciato, si arriva a costruire
il gerlo. Esso è inoltre dotato di due spalliere che servono per il
trasporto sulle spalle. Era usato soprattutto dai contadini per trasportare frutta,
legno, arnesi da lavoro, fieno, letame. Le donne lo usavano per portare i panni
da lavare al torrente.
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